SANGALLI SPA IN MOSTRA PER “CULTURA D’IMPRESA. STORIE DI INNOVAZIONE IN FOTOGRAFIA”

C’è anche uno scatto dedicato all’innovazione come interpretata da Sangalli SPA nella mostra “Cultura d’impresa. Storie di innovazione in fotografia” nata con il sostegno di SIAD Fondazione Sestini e realizzata grazie alla collaborazione tra diverse istituzioni museali, fondazioni e imprese dei territori di Bergamo e di Brescia. Dalla condivisione dei rispettivi patrimoni archivistici ha così preso forma una narrazione visiva della storia della cultura d’impresa lungo tutto il XX secolo.

Articolato in 5 sezioni – Fare, Prodotti, Persone, Raccontarsi, Paesaggi – il percorso per immagini invita ad un viaggio tra passato, presente e futuro che trova la sua migliore espressione in una sezione dedicata al 4.0 con fotografie di aziende dei due territori che ancora oggi pongono al centro del loro “fare impresa” l’innovazione.

“Essere tra le aziende scelte per rappresentare un tema di così stretta attualità è un importante riconoscimento per la nostra impresa, che di innovazione, digitalizzazione e tecnologia ha fatto i pilastri del suo sviluppo con l’obiettivo di essere performante e di generare valore anche tra chi è quotidianamente sul campo. La foto che ci rappresenta è una sintesi di un percorso intrapreso da diversi anni, che ci ha permesso una significativa revisione dei flussi con ricadute positive in termini di economicità e prestazionalità”, spiega Raffaella Donghi, CFO di Sangalli SPA.

Imprescindibili per ricostruire e restituire la storia economica sociale e politica dei due territori sono stati, per Bergamo, l’archivio fotografico Sestini conservato presso il Museo delle storie di Bergamo, insieme all’archivio di Fondazione Dalmine e a quello di Fondazione Legler per la storia economica e sociale di Bergamo. L’esposizione orobica va di pari passo con una analoga mostra a Brescia a conferma del legame che, per il 2023, lega le due città.

“Questa iniziativa – spiegano dall’organizzazione – ha permesso anche di tradurre lo slogan “Due città una capitale”, identificativo del 2023 di Bergamo e Brescia come Capitale Italiana della Cultura, con l’espressione “Due mostre un catalogo”, capace di restituire lo sforzo sinergico dei due territori per un intento comune. Tanto le mostre quanto il loro catalogo rappresentano infatti l’esito di un percorso di ricerca e lavoro di un unico comitato scientifico, coordinato dal Museo delle storie di Bergamo.

A completare le due kermesse, che hanno contato anche sulla collaborazione di Confindustria Bergamo & Confindustria Brescia, è anche una terza esposizione a Dalmine, negli spazi di Fondazione Dalmine, dedicata al paesaggio industriale.

Ideata, prodotta e promossa dal Museo delle storie di Bergamo con Fondazione Dalmine, Fondazione Legler per la storia economica e sociale di Bergamo, Fondazione Negri, Fondazione musil – Museo dell’Industria e del Lavoro di Brescia e Cooperativa Coclea con il contributo di SIAD Fondazione Sestini e la sponsorship di SIAD, la mostra sarà visitabile a partire dall’1 aprile sino al 9 luglio negli spazi del Museo della fotografia Sestini,  Convento di San Francesco a Bergamo Alta.

Per informazioni: www.museodellestorie.bergamo.it

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