CONOSCIAMOLI MEGLIO: PATRIZIA SANGALLI

“Entrai in azienda che era il 1981 e la saluto oggi a distanza di oltre 40 anni: una vita lavorativa interamente in questa impresa, a cui appartengo per famiglia, ma soprattutto per vocazione. In questo lungo percorso, che ripercorrerei, ho avuto modo di ricoprire diversi ruoli e di comprendere da vicino le problematiche con cui una realtà come la nostra deve quotidianamente confrontarsi, trovando soluzioni “giuste” per tutti. Anno dopo anno ho salutato molte persone che, dopo aver intrapreso un percorso insieme a noi, hanno scelto altre strade, ma ne ho anche accolte molte altre, cercando di essere sempre collaborativa e disponibile.  Mi sono dedicata a questa attività con passione e responsabilità, impegno e partecipazione, ma ora è arrivato il tempo di aprire le porte ad una nuova fase della mia vita”.

A fare un bilancio del proprio iter professionale e della storia dell’azienda di Mapello è Patrizia Sangalli che, alla vigilia del proprio pensionamento il 31 gennaio 2024, ricorda alcuni momenti significativi.

Tutto ha avuto inizio nel 1981, anno in cui entrasti ufficialmente in Sangalli…

E’ stato un ingresso quasi inevitabile: la mia generazione è stata cresciuta nella consapevolezza di dover portare avanti il “lavoro di famiglia”. All’inizio eravamo in tre, mio fratello Marco, io e Salvatore Fustinoni ed il nostro ufficio corrispondeva alla nostra residenza: tutti facevano tutto, sia per ottimizzare i tempi che i costi. Una scuola sul campo che non ha rivali. Per approdare in una sede diversa dalla nostra casa abbiamo atteso un decennio: nel 1992 acquistammo un terreno a Mapello dove costruimmo una struttura più solida, in cui assommare magazzini, aree amministrative, logistiche e operative.

Un passo importante che ha aperto la strada all’attuale Sangalli. Come è cambiata l’azienda negli anni?

Si è rivoluzionata e non solo per il numero di collaboratori, passati dai 3 degli esordi agli oltre 100 attuali. L’azienda ha saputo infatti leggere ed interpretare correttamente i cambiamenti del mercato in cui si muoveva, riuscendo talvolta anche ad anticiparli. Adottando strumenti tecnologici, metodi e strategie avanguardistiche, investendo in ricerca e formazione, la Sangalli è così cresciuta esponenzialmente, ritagliandosi un ruolo di credibilità e autorevolezza nel suo settore. Aver contribuito a questo risultato con il mio lavoro, non può non essere un orgoglio.

Se dovessi definire l’azienda oggi con tre aggettivi?

Non sarebbe facile perché il nostro mosaico è composito e presta il fianco a mille letture. Dovendo scegliere punterei però su “astronomica”, per il percorso che è stato fatto e per i risultati raggiunti, non immaginabili all’inizio della nostra attività, “futurista” perché, pur essendo fortemente radicata nel presente, è proiettata nel domani e “umana”. Le persone che collaborano con noi sono da sempre la nostra priorità: essere al loro fianco, supportarle nella semplificazione della gestione della quotidianità, creare un ambiente sicuro e confortevole dove operare, offrire delle opportunità di miglioramento anche professionale sono dei pilastri del nostro approccio al lavoro.

Lavoro che è una palestra di vita. Che cosa ti hanno insegnato questi anni in Sangalli?

La pazienza, l’importanza di comprendere le persone mettendosi anche nei loro panni e la capacità di affrontare i problemi o le difficoltà prendendosi la responsabilità di decidere.

Il tuo percorso lavorativo terminerà ufficialmente il 31 gennaio 2024. Cosa accadrà dall’1 febbraio?

Probabilmente non sarà semplice ridisegnare le mie giornate dopo che per tanti anni la mia routine è stata scandita da impegni e orari definiti, ma mi concederò il tempo di orientarmi. Sicuramente avrò più tempo da dedicare ai miei nipotina….Il mio lavoro mi mancherà, ma saranno soprattutto le persone con cui ho condiviso tutta questa strada che faranno sentire la loro assenza. Mi consola pensare che sono riuscita a coltivare molti rapporti di valore, che sono convinta rimarranno anche dopo che avrò definitivamente spento il mio computer.

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