Tra le iniziative del piano sociale 2024 di Sangalli SPA, un ruolo di primo piano lo rivestono alcuni interventi a favore dei Comuni del territorio orobico, supportati attraverso azioni concrete tese a realizzare progetti di caratura sociale. Tra questi rientra l’idea promossa dal Comune di Bonate Sotto e del suo Centro Diurno dell’Azienda della Tutela alla Salute. A spiegarlo il sindaco Carlo Previtali. “Nel 2023 – spiega Previtali – il Centro Diurno di Bonate Sotto dell’Azienda della Tutela alla Salute aveva chiesto al comune di Bonate Sotto la possibilità di collaborare nel realizzare qualche iniziativa o progetto che desse riscontro della loro presenza sul territorio. Abbiamo da subito accolto favorevolmente la richiesta, in quanto crediamo fortemente che tutte le realtà socio-sanitarie, che risiedono presso la struttura del Centro Bernareggi, anche quelle più complesse, possano essere sempre più integrate con il territorio. Quando abbiamo ricevuto la richiesta di Sangalli spa di conoscere progetti da poter finanziare nell’ambito delle proprie iniziative sociali, abbiamo ritenuto che quella del Centro Diurno rispondesse alla perfezione a tale richiesta”.
Sindaco, nel concreto in cosa si è esplicitato il progetto?
Il progetto del Centro Diurno consiste nell’abbellire con dei murales sia le cabine elettriche di E-Distribuzione sul territorio, sia alcuni muri di cinta dei parchi pubblici. A realizzarli sono i ragazzi ospiti del centro coordinati da un writer di professione, Williams Gervasoni, in arte Wiz-Art. Queste realizzazioni hanno lo scopo di porre l’attenzione su tematiche inerenti la vita quotidiana con focus specifici sul mondo dell’inclusione, della sostenibilità, della cultura, dello sport e del lavoro. Ogni singola opera è stata costruita in prima battuta dai ragazzi in laboratorio con il coordinamento dell’artista e degli educatori della struttura.
Come hanno lavorato i ragazzi?
I ragazzi del centro Diurno hanno potuto portare le loro idee, rielaborarle, tradurle in bozzetti e da questi passare alla parte operativa intervenendo di persona nel dipingere i murales con l’aiuto tecnico dell’artista. La realizzazione di questi murales si inserisce in un progetto/percorso formativo di graffito/murales più ampio che ha lo scopo di favorire l’inclusione e la promozione umana attraverso l’espressione artistica. Coinvolgere l’utenza più vulnerabile è il fine ultimo.
Il progetto ha però anche altri obiettivi…
Assolutamente. L’iniziativa intende infatti mantenere, promuovere e rinsaldare i processi di collaborazione e di interscambio per dare maggiori e nuovi impulsi alla diffusione di esperienze di “comunità che si prendono cura” delle persone che vi abitano.
Il progetto sviluppato per il vostro Comune rientra in un piano sociale più strutturato di Sangalli SPA che, per il 2024, ha deciso di investire nel supporto del territorio. Ritiene importante questo tipo di approccio?
Una comunità vive se tutti i suoi componenti, oltre a farne parte, ne sono partecipi, sia che si tratti di una realtà circoscritta, come può essere un comune, o più allargata come nel caso dell’Isola Bergamasca dove la Sangalli Spa ha la sua sede operativa. La componente economica di un tessuto sociale è il motore che alimenta le iniziative e ne permette la realizzazione, senza, avremmo un impoverimento che limiterebbe la messa a terra dei “sogni”.
Ci sono altre iniziative che richiederebbero il sostegno di privati (aziende) che vuole segnalare?
Tra le molteplici, voglio ricordare “AIB Special” che coinvolge una “squadra” formata da ragazzi e ragazze con diverse disabilità provenienti dai paesi dell’Isola Bergamasca. Grazie al supporto dei genitori e di educatori, settimanalmente, vengono garantite loro attività di diversa natura, come la palestra o il calcio, momenti aggregativi e di condivisione e un viaggio al mare. Si tratta di una bellissima esperienza che vede famiglie con ragazzi disabili condividere in modo comunitario progetti di solidarietà e di collaborazione reciproca.
A gestirla è l’Asd Accademia Isola Bergamasca con sede a Bonate Sotto, da due anni è riconosciuta dall’Azienda Isola – azienda che eroga servizi socio sanitari ai 21 comuni dell’Isola Bergamasca – come una delle attività previste nella propria programmazione rivolta alla fragilità.