CRESCITA RAZIONALE E CONSAPEVOLE: IL FUTURO DELLE PMI

L’obiettivo delle PMI, anche del comparto edile, non deve necessariamente essere quello di crescere a dismisura, ma piuttosto di rafforzarsi. Lo sviluppo di ogni azienda dovrebbe passare infatti dalla consapevolezza oggettiva delle proprie capacità di espansione e da una visione sistemica basata su una gestione metodica dell’impresa, a prescindere dalle sue dimensioni”. A sostenerlo è la Prof. Marina Puricelli, Direttrice del Corso di General Management nelle PMI di SDA Bocconi, che si è occupata anche di progettare e coordinare un ciclo di incontri custom per alcuni degli associati di Edinnova, tra cui SANGALLI SPA. Un corso che, inizialmente articolato in 5 sessioni formative full time, è stato prolungato di un’ulteriore giornata, a sottolineare “il desiderio di approfondimento da parte dei partecipanti e la volontà di mettere l’accento su specifiche tematiche sempre inerenti la managerializzazione delle imprese di piccole e medie dimensioni, focus degli incontri”. Incontri che hanno scandito un percorso teso a identificare gli strumenti, le logiche, le tecniche e le strategie per passare da una gestione spannometrica dell’impresa ad una più razionale.

Un passaggio epocale per una PMI che voglia costruire un futuro solido. Professoressa Puricelli, quali solo le fasi che portano a raggiungere questo obiettivo o a orientarsi in questa direzione?

Se la costruzione di un assetto organizzativo manageriale è il primo step, a seguire, e non meno importanti, sono la delega a figure con skills specifici, l’adozione di strumenti di integrazione ad hoc, come ad esempio un comitato di direzione, e il controllo di gestione. Questa fase si declina nel pianificare la raccolta di tutti i dati funzionali alla comprensione dell’azienda, nel misurarli e nel controllarli nel tempo, in modo da avere un panorama realistica del suo andamento e da definire dove e come intervenire qualora ci fossero criticità.

Altro elemento da non sottostimare è il fattore sostenibilità a cui sono state dedicate 2 sessioni del ciclo di lezioni per Edinnova..

In queste giornate formative abbiamo approfondito non solo le strategie e le logiche per rendere sostenibile una impresa, ma anche gli strumenti più idonei per rendicontarle, rendendole visibili e tangibili anche a player esterni all’azienda come ad esempio le banche, i fornitori, i clienti. Un passaggio centrale per approcciare il mercato in cui si è inseriti con consapevolezza e per affermare la propria identità.

Cosa significa essere sostenibile per un’azienda?

Il concetto è sistemico, poiché fa riferimento ad una concezione ambientale, economica e sociale. Un’azienda sostenibile è quella che non solo adotta una serie di accorgimenti per essere meno impattante sull’ecosistema, ma compie anche scelte coerenti con la propria capacità di crescita. Non da ultimo è una impresa che supporta e si prende cura delle proprie risorse, interne ed esterne, e del territorio in cui è inserita, stabilendo interazioni di valore con enti, strutture, associazioni che lo costellano.

Una visione quasi olistica che permette di innestare un circuito virtuoso che fa delle persone, delle competenze e della capacità organizzativa le sue fondamenta per uno sviluppo consapevole e responsabile. Quanto contano la capacità di condivisione e di fare sistema in questa prospettiva?

Il popolo italiano non è fatto solo di poeti, santi e navigatori, ma anche di imprenditori, che non esito a definire eroi del quotidiano per la capacità di costruire progettualità di valore nonostante lo scarso supporto da parte dello Stato. Uomini che hanno dovuto fare dell’individualismo la propria cifra e che sono figli di un Paese culturalmente poco propenso alla condivisione e alla collaborazione per un fine comune. Fare network è l’eccezione e non la regola, fatto salvo nei periodi di crisi quando riusciamo ad andare oltre l’”io” per recuperare il “noi”. Quando l’emergenza passa, si torna fisiologicamente ad una gestione egoriferita. Esistono ovviamente dei casi d’eccellenza che depongono a favore del pool, ma sono casi.

Nemmeno la legge del 2009 dedicata al contratto di rete non ha aiutato a sdoganare il concetto di fare sistema?

In realtà quella legge ha avuto un discreto successo in termini numerici e quantitativi, perché ha permesso alle aziende che vi hanno aderito di crescere “in gruppo”, mantenendo la propria dimensione e la propria indipendenza, senza snaturarsi. Edinnova ne è un esempio concreto e la partecipazione al corso di SDA un risultato tangibile.

What do you think?

Related news