DIGITALIZZAZIONE DEI CANTIERI EDILI: A CHE PUNTO SIAMO?

Sono sempre più numero i tools digital che sono entrati a far parte della prassi dei cantieri edili a conferma di come la digitalizzazione sia ormai baricentrica per la loro gestione. Tecnologie di ultima generazione e soluzioni ad hoc permettono infatti non solo di migliorare l’efficienza dei processi, ma anche di accrescere la sicurezza dell’operatività e di potenziare la sostenibilità dell’intero comparto. Ne è convinto anche Mirco Sozzi, AD di Tech Gap srl, che sottolinea come, il settore edile, possa oggi contare su una serie di soluzioni ad alto tasso di tecnologia. Vanno in questa direzione, ad esempio, i software di gestione dei progetti che permettono di coordinare e monitorare le attività di cantiere, migliorando la comunicazione tra le varie parti coinvolte e riducendo i tempi di realizzazione dei progetti. Ma non solo.

Funzionali a implementare gli standard di efficacia ed efficienza sono anche BIM, realtà aumentata e virtuale, Internet of Things (IoT) e sensoristica, a cui di addizionano, robotica ed automazione, intelligenza artificiale e machine learning. “Ciascuna di queste soluzioni – spiega Sozzi – ha dei meriti oggettivi. Il BIM (Building Information Modeling), ad esempio, in qualità di approccio digitale alla progettazione, costruzione e gestione degli edifici, permette di creare modelli 3D dettagliati delle strutture e di analizzarne le prestazioni energetiche, strutturali e di manutenzione. Non stupisce quindi che sia diventato uno standard nel settore edile, con un crescente numero di Paesi che ne richiedono l’adozione per progetti pubblici. Parallelamente la realtà aumentata e virtuale permettono agli operatori del settore edile di visualizzare in tempo reale le modifiche proposte al progetto e di simulare diversi scenari di costruzione, riducendo così gli errori e migliorando l’efficienza del processo decisionale”.

Per tenere sotto controllo vari aspetti delle strutture come, ad esempio, consumo energetico, condizioni ambientali e stato delle attrezzature, di grande utilità si confermano lo IoT e la sensoristica che permettono anche di raccogliere numerosi dati utilizzabili per ottimizzare la manutenzione e prevenire guasti o incidenti. “Anche l’Intelligenza artificiale e il machine learning possono essere utilizzati per analizzare grandi quantità di dati e identificare modelli o tendenze, mentre il ricorso alla robotica sta progressivamente facendosi largo soprattutto nell’automazione di lavori ripetitivi o pericolosi, come il montaggio di componenti prefabbricati o l’ispezione di strutture inaccessibili”.

Molteplici sono dunque i benefit che l’intero comparto, come le singole aziende, possono ricavare dal votarsi alla digitalizzazione. “I plus che si possono ricavare dal fare dei tools digital propri partner sono davvero molti, efficienza e precisione su tutti. Grazie a strumenti digitali, infatti, si può ottenere una velocizzazione e semplificazione dei processi, con conseguenti risparmio di tempo e riduzione degli errori umani. Anche la comunicazione ne beneficia: grazie a piattaforme di condivisione e coordinamento in tempo reale la collaborazione tra le parti del progetto viene facilitata, complice anche l’accessibilità a informazioni e documentazione fortemente semplificata grazie a dispositivi mobili. Non dimentichiamoci infine che l’adozione di tecnologie digitali spinge il settore a innovarsi, rendendo l’edilizia italiana sempre più competitiva”.

Partendo da queste premesse e forte di un percorso di innovazione a forte valore aggiunto, Sangalli SPA, dopo aver sviluppato la app MYSANGALLI, ha ora a disposizione un suo ulteriore upgrade: il pianificatore a medio/lungo periodo.

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