DELTA INDEX DAY: SANGALLI SPA PRESENTE!

Come diventare aziende attrattive per le nuove generazioni? Quali tools mettere in pista per catturare la loro attenzione e la voglia di sperimentare? Queste ed altre domande sono state al centro del “Did- Delta Index Day”, durante il quale ha preso il via un nuovo progetto promosso da Gruppo Sesaab con la collaborazione di Confindustria, Confartigianato, Confcooperative, Ascom Confcommercio e il centro studi Adapt. Organizzato da Edoomark Srl Impresa Sociale, il meeting, che ha visto anche la partecipazione di Sangalli SPA, da sempre sensibile a queste tematiche, ha presentato uno strumento di misurazione del livello di attrattività delle organizzazioni agli occhi dei giovani.

Questo tool – ha spiegato in una intervista a L’eco di Bergamo Matteo Colombo, ricercatore Adapt  risulta efficace per mettere a fuoco dove e come intervenire per rendersi più appetibili nei loro confronti operando in sinergia con gli altri attori del territorio”. Un lavoro a più mani teso a creare un nuovo rapporto valoriale anche tra scuola e impresa. “Per noi aziende – ha ricordato Raffaella Donghi, CFO di Sangalli SPA – riuscire a catturare l’interesse dei ragazzi, motivandoli, è determinante per strutturare la nostra continuità e per proiettarci nel futuro, accrescendo la nostra competitività. Ben vengano dunque strumenti come Delta Index che possono contribuire ad accorciare la distanza azienda-scuola e a sviluppare canali di comunicazione innovativi con le nuove generazioni”.  Della stessa opinione anche Marco Manzoni, vicepresidente Confindustria Bergamo con delega Education – “Per le imprese essere attrattivi verso i giovani talenti è cruciale: per questo lavoriamo con le scuole per aprire nuove strade che favoriscano la conoscenza delle nostre realtà imprenditoriali e per ripensare la cultura aziendale. In questo Delta Index potrà rivelarsi uno strumento prezioso” – e Stefano Maroni di Confartigianato Imprese Bergamo che ha ricordato: “diventa sempre più importante per un’impresa possedere caratteristiche in grado di attrarre i giovani per facilitarne la permanenza in azienda. Delta Index consentirà alle realtà aderenti di capire su quali processi intervenire per essere più attrattive, rendendo così più attrattivo l’intero territorio bergamasco”. Ha messo la lente proprio sull’esigenza di preservare il valore del tessuto locale anche Oscar Fusini, direttore Ascom Confcommercio Bergamo: “Temiamo che le aree metropolitane possano drenare risorse umane e imprese. Qualità del lavoro, conciliazione con la vita privata, formazione e welfare sono spesso elementi più rilevanti del solo compenso economico. Per questo è necessario darsi uno strumento per misurare e migliorare la percezione dei lavoratori, soprattutto dei più giovani”. Proprio l’obiettivo del miglioramento e della crescita degli under 20  risulta baricentrico per il mondo della cooperazione. “Condividiamo fortemente le valutazioni e gli obiettivi del progetto – ha confermato Lucio Moioli, segretario generale Confcooperative Bergamo  per le cooperative è naturale mettere al centro il punto di vista di chi lavora, che tendenzialmente sono i soci e dunque i proprietari. Delta Index va in questa direzione e offre strumenti concreti per leggere la realtà interna ed esterna all’organizzazione e per innovare”.

Nel segno dell’innovazione è stato anche il “game interattivo” proposto nel corso del Delta Index Day  funzionale a valutare la misura della distanza tra giovani e imprese. L’attività, che ha visto il coinvolgimento di 12 giovani volontari e di altrettanti imprese, tra cui Sangalli SPA,  è stata articolata in una serie di domande a cui rispondere spostandosi fisicamente sulla scena interagendo con il conduttore. Dall’osservazione delle risposte si è poi tratto spunto per dibattere. “Il confronto diretto con i ragazzi, comprendere le loro risposte, vedere il loro modo di orientarsi riteniamo sia una “scuola” per noi aziende, che ci troviamo a rapportarci con realtà nuove: i ragazzi hanno bisogni e priorità diversi rispetto a quelle dei loro genitori e non possiamo prescinderne se l’obiettivo è quello di aprirci a nuove prospettive future”, conclude Donghi.

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