INNOVAZIONE, MOTORE DI CRESCITA

Investimenti in nuove tecnologie e macchinari, spiccata vocazione alla digitalizzazione e all’implementazione di procedure sempre più fluide e flessibili oltre che di processi efficienti. Ma anche propensione allo sviluppo di progetti trasversali fondati su network di imprese anche di settori diversi ma con una visione comune. “Fare innovazione” equivale a disegnare nuovi paradigmi compositi, in cui un ruolo centrale lo rivestono però sempre le persone. Ne è convinto Roberto Zardoni, Innovation manager del DIH Lombardia

Dr Zardoni, cosa rende oggi una azienda innovativa?

Oggi si parla tanto di sistemi di Intelligenza Artificiale ed effettivamente sono strumenti che, accanto ad altre tecnologie, stanno entrando nelle aziende e portando notevoli benefici. Le imprese, però, sono in primis composte di e da persone. Sono queste il vero motore dell’innovazione, dall’imprenditore o comunque dai vertici aziendali che danno la spinta propulsiva fornendo direttamente o favorendo l’insorgere di idee e proposte progettuali, ai collaboratori in grado di cogliere stimoli e sfide e di farle proprie. In Sangalli SPA abbiamo trovato tutto questo, unito alla tipica concretezza delle PMI Italiane per le quali l’innovazione deve essere orientata ad un ritorno dell’investimento non troppo lontano nel tempo.  In sintesi: a rendere innovativa un’azienda oggi è l’”aria” che si respira in azienda

Innovazione in prima istanza, ma non solo. Quali sono gli ambiti in cui le aziende dovrebbero accelerare per rimanere competitive?

E’ una bella domanda ma è difficile dare una sola risposta, perché ce ne sono, in realtà, diverse: dall’introduzione di nuove macchine e nuove tecnologie, alla lettura e anticipazione dei trend di mercato, dall’adozione di processi più efficienti, al rispetto dell’ambiente e della sicurezza. Tutti questi elementi concorrono a rendere più competitive le aziende ma, in termini di sviluppo, dobbiamo tenere conto anche di una serie di variabili. La molteplicità di risposte possibili è infatti indice di un mondo complesso dove, accanto alla cultura aziendale e alle competenze, risulta importante sviluppare anche altri fattori, come la propensione da parte dell’azienda ad aprirsi, a condividere idee, proposte, soluzioni e progetti con altre imprese, anche appartenenti a settori diversi. La contaminazione, obiettivo anche del progetto Fabbriche Vetrina, è dunque trampolino e volano di sviluppo da non sottostimare.

Così come lo è la sostenibilità. Può questo fattore essere messo in relazione valoriale con l’innovazione? Il binomio è possibile?

Non è solo possibile, ma obbligato: oggi l’innovazione deve cercare di dare sempre uno sguardo anche alla sostenibilità, declinata nei diversi aspetti dalla riduzione dei consumi, dell’ all’individuazione e sviluppo di nuovi materiali, del al riuso e riutilizzo di componenti e scarti, ad esempio. Si genera così un vero circolo virtuoso: se, infatti, dalla sostenibilità possono derivare indicazioni, idee, suggerimenti e proposte innovative, grazie all’innovazione, soprattutto tecnologica, ciò che un tempo era impossibile oggi probabilmente è realizzabile.

Che l’Intelligenza artificiale, correttamente impiegata, possa concorrere alla crescita delle aziende è un dato di fatto: cosa la rende tale?

Si dice che “l’intelligenza artificiale è una tecnologia in cerca di un problema” quindi, individuato un problema, uno “use case”, oggi sappiamo di avere a disposizione una nuova tecnologia d’aiuto nel risolverlo. L’AI è una potente freccia in più che le aziende hanno a disposizione nella loro faretra e che può soccorrerle nell’affrontare criticità vecchie e nuove esigenze, trasformandole in opportunità di crescita. All’uomo il compito, talvolta non semplice, di individuare il “problem finding”.

Compreso che il binomio Innovazione-sostenibilità è tassativo, cerchiamo di capire la possibile relazione con l’abito delle risorse umane: perché “fare innovazione” può essere una leva di interesse per attrarre talenti?

Oggi più di ieri la reputazione di una azienda si misura su più parametri come, tra gli altri, la qualità del prodotto e servizio fornito, la competenza, il rispetto dell’ambiente, le condizioni di lavoro, l’apertura al sociale, la spinta ad innovare. Alcuni di questi fattori sono più significativi a livello di business, mentre altri sono valutati di maggiore interesse per il mondo del lavoro in senso stretto, generando appeal in chi cerca un’azienda stimolante.

Cosa la rende appealing?

La capacità di fornire opportunità di partecipazione attiva e la spinta all’innovazione.

Innovazione che è elemento fondante del progetto Fabbrica Vetrina di DIH Lombardia. Sangalli SPA è stata recentemente selezionata per entrare a farne parte: quali le caratteristiche dell’azienda che hanno contribuito a farne un partner?

Le caratteristiche che chiediamo alle aziende per entrare a far parte del progetto Fabbriche Vetrina, oltre ad essere delle PMI, sono molteplici: l’essere fortemente orientate alla digitalizzazione, l’aver sviluppato progetti in tal senso e la propensione a condividere le iniziative sviluppate o in fieri con altri attori del progetto Fabbriche Vetrina ed, in genere, con l’ecosistema dell’innovazione. Tutti fattori che abbiamo trovato in Sangalli Spa, a testimonianza del virtuoso percorso intrapreso dall’azienda in questi anni a partire dal 2020 quando, con il DIH Lombardia e Confindustria Bergamo, abbiamo effettuato l’assessment sulla maturità digitale dell’azienda 

In materia di innovazione c’è qualche aspetto dell’azienda che l’ha particolarmente colpita?

Al di là di quello che possono essere stati lo sforzo, l’investimento e l’innovazione, quello che mi ha colpito e affascinato è il portafoglio di progetti ed iniziative che l’azienda ha realizzato e ha in piano di realizzare in un prossimo futuro. Iniziative che spaziano dall’introduzione di impianti più efficienti e performanti sia dal punto di vista produttivo che di rispetto dell’ambiente e della sicurezza del personale, all’implementazione di soluzioni basate sull’intelligenza artificiale per ottimizzare i processi di alimentazione e gestione dei cantieri stradali passando attraverso una più puntuale e realtime registrazione di eventi e costi.

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