SANGALLI SPA: AL VIA IMPIANTO DI PRODUZIONE DI CONGLOMERATO A FREDDO

“Sostenibili per scelta”: con questo slogan Sangalli SPA ribadisce la sua vocazione green che esprime a 360°. Né è una evidenza l’impianto di conglomerato a freddo attivato dall’azienda con l’intento di tenere sotto controllo il proprio impatto sull’ambiente, preservandolo e tutelandolo. Grazie infatti alla tecnologia che viene impiegata si evita l’utilizzo di combustibili con conseguente azzeramento delle emissioni. Ma i benefici sono anche altri, come spiega Stefano Bonati, responsabile del Laboratorio dell’azienda.

Nel concreto, come funziona l’impianto di produzione di conglomerato a freddo?

E’ un impianto composto da tecnologie diverse che consentono l’aggregazione di più materiali, secondo ricette predefinite caricate a sistema. I singoli componenti, immessi in un mescolatore continuo, vengono miscelati ed additivati con cemento, acqua e una speciale emulsione bituminosa, “ingrediente” fondamentale che permette di effettuare la produzione di asfalto a freddo. Nella parte finale del ciclo di miscelazione attraverso un nastro trasportatore, il materiale viene reso disponibile per il trasporto in cantiere.

Quali sono i vantaggi di questa tecnologia?

Sono molteplici: attraverso infatti la produzione di conglomerato a freddo, oltre al riutilizzo di sottoprodotti in quantità importanti, si azzerano le emissioni in atmosfera non essendoci nel ciclo produttivo, l’impiego di combustibili. A beneficiare di questa tecnologia è però anche la qualità del prodotto. Nello specifico la “sotto-base”, strato di fondazione su cui viene successivamente steso il pacchetto di conglomerato bituminoso, ha caratteristiche prestazionali migliori rispetto al comune misto cementato. Reagendo infatti in maniera più “plastica” è in grado di fornire alla pavimentazione una maggiore capacità di assorbimento dei carichi.  A trarne valore è anche l’“eco-base” che sostituisce la base in conglomerato bituminoso tradizionale. Quest’ultima, grazie ad un leggero aumento dello spessore, raggiunge le stesse caratteristiche di portanza della normale base prodotta a caldo.

In termini di sostenibilità ambientale questa procedura ha evidenti benefici…

Le ricadute in chiave ecologica sono evidenti. Grazie a questa procedura vengono infatti riutilizzate importanti quantità di materiale fresato, a tutt’oggi erroneamente classificato come rifiuto, ma di fatto sottoprodotto, e la produzione,  non essendo necessario alcun tipo di riscaldamento, è ad emissioni zero . Non ultimo, gli operatori durante la posa, non sono esposti ai vapori tipicamente sprigionati dal conglomerato bituminoso caldo.

Quali i prodotti che verranno realizzati?

L’impianto prevede la produzione di “sotto-base” che sostituisce l’attuale strato di fondazione in misto cementato, e di “eco-base” che sostituisce lo strato di base in conglomerato bituminoso, del pacchetto che compone la pavimentazione stradale.

Dopo la messa in opera dell’impianto di produzione di conglomerato a freddo, quali le ulteriori prospettive?

L’obiettivo per l’azienda è sempre quello di guardare avanti e di migliorarsi, per questo non escludiamo, in futuro, per alcuni casi specifici, di poter utilizzare questa tecnologia anche per la produzione di strati più pregiati della pavimentazione quali binder e, magari, anche tappeti di usura. Un ulteriore passo in avanti che dovrà però essere necessariamente preceduto da test di laboratorio e campi prova funzionali a stabilire le caratteristiche prestazionali dei prodotti, studi preliminari fattibili grazie alle tecnologie presenti nel nostro laboratorio interno, fiore all’occhiello dell’azienda.

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