SANGALLI SPA E CASA DI LEO: INSIEME SI DIVENTA GRANDI

Ci sono progetti destinati a non avere un inizio ed una fine, ma orientati a crescere, a diventare “grandi”. Iniziative che si (auto) alimentano grazie al contributo di chi non solo le condivide, ma le progetta, le vive, ci si riconosce. La “Casa di Leo” è tra queste. La struttura, infatti, si sviluppa attorno al principio dell’housing sociale e si rivolge alle famiglie di bambini soggetti a lunga e frequente ospedalizzazione. Chiari gli intenti: offrire accoglienza, ma soprattutto un luogo di condivisione e serenità per affrontare l’esperienza della malattia. La “Casa” però è anche molto di più, come racconta Michele Morghen che, insieme alla moglie Susanna Berlendis, ne è l’artefice.

Che cosa è la Casa di Leo?

La Casa di Leo è tante cose insieme, perché ha molteplici significati e finalità a seconda di chi la vive.

Per mia moglie Susanna e per me è stata, ed è, il miglior modo non solo per ricordare nostro figlio Leonardo ma, parallelamente, per  rispettare tutti gli insegnamenti ricevuti durante il nostro percorso di vita con lui. La “Casa di Leo” ci ha permesso di divulgarli a chiunque senta di averne bisogno. Sono insegnamenti ricevuti proprio da Leo durante momenti di fatica, dolore e di tempo che lui ci ha dedicato. Il modo che abbiamo ritenuto più giusto per ricordarlo è stato renderli a fattor comune.

Come ha ben detto “La Casa di Leo” ha mille anime a seconda di chi bussa alla sua porta…

E’ vero. Per i genitori che vengono accolti, ad esempio, è un posto sicuro in cui poter ricevere tutti gli aiuti possibili durante il cammino della malattia del proprio figlio. Per i volontari, invece, è un luogo in cui poter crescere interiormente in totale amore e tranquillità. Perché fare volontario, nella nostra visione, non è donare tempo agli altri, ma a sè stessi ed alla propria evoluzione come persone.

Quando è nato questo progetto?

La Casa è stata inaugurata a gennaio 2018 e, a distanza di 6 anni, è pronta a diventare più grande: abbiamo infatti in corso un grande ampliamento della struttura. Passeremo dalle attuali 5 stanze e ad un’area comune a 15 stanze e a 3 appartamenti utili per supportare quelle famiglie i cui figli devono affrontare patologie che hanno tempistiche di degenza significative. Ma non solo. A questi spazi se ne aggiungeranno altri, dove poter svolgere attività di supporto, unitamente ad una serie di servizi alla famiglia non facilmente reperibili sul territorio o in ospedale. Pensiamo nello specifico a servizi di telemedicina/telemonitoraggio, ad una palestra rieducativa, ad una infermeria per visite e trattamenti così da ridurre l’impatto che il dover stare o raggiungere un ospedale ha sui bambini.

Mille anime, mille obiettivi: quali quelli che la Casa di Leo si propone?

La finalità della Casa è quella di garantire un luogo in cui le famiglie con bambini ospedalizzati possano trovare tutto il sostegno possibile. Un sostegno che, però, non è improntato sull’assistenzialismo, ma sulla capacità di creare la propria identità e di affrontare il nuovo percorso che la vita ha donato. Aiuto, supporto, sprono sono il leitmotiv della quotidianità all’interno della Casa.

Sostegno che si declina in diverse modalità…

L’aiuto che si può trovare nella Casa copre un vasto panel di servizi, erogati in parte da professionisti, come, ad esempio, psicologhe, psicomotriciste e pedagogiste, in parte da volontari ed associazioni. Il sostegno, però, è anche burocratico e didattico ai bambini ed di italianizzazione alle mamme straniere . 

Che lingua parla il futuro per la Casa di Leo?

Il futuro prossimo è dedicato a concludere le opere di ampliamento, molto onerose ed importanti. Per questo motivo abbiamo aperto un’attività di crowdfunding a sostegno dell’ampliamento in cui tutti, aziende e privati, possono aderire.

La raccolta fondi prevede anche un ulteriore progetto pedagogico a sostegno del percorso di degenza nella Casa dei bambini in cui, utilizzando il forte legame tra animali e reazione alla malattia, si cercherà di supportarli in questo percorso di vita. Niente è lasciato al caso…..La regola ce l’ha insegnata Leo: “mai soli e mai lasciati indietro o dimenticati”.

 Questo nel medio termine e nel lungo?

La nostra visione è sempre quella di poter aiutare più famiglie possibili implementando servizi oggi non presenti o scarsi nel territorio.

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