SANGALLI SPA E UNIVERSITA’ DI BERGAMO UNITI PER UN PROJECT WORK SULLA SOSTENIBILITA’

Affiancare nello sviluppo di un project work quattro studenti del corso di laurea magistrale in management engineering dell’Università di Bergamo “Sustainable and global supply management”: con questo obiettivo Sangalli SPA ha preso parte all’iniziativa dell’Ateneo Orobico funzionale a mettere l’accento su alcuni KPI fondamentai per misurare gli ESG.

L’obiettivo del corso – spiega Albachiara Boffelli, titolare del corso – è quello di fornire una panoramica dei principali temi legati alla gestione per la sostenibilità all’interno delle imprese e della loro catena di fornitura, considerando la loro interazione in un contesto globale. In particolare, il corso fornisce una comprensione complessiva del concetto di sostenibilità in tutte le sue tre dimensioni; ambientale, sociale ed economica”.

A conclusione del percorso, gli studenti saranno in grado di non solo di comprendere, comunicare e discutere concetti e prospettive relative alla gestione delle operations e della filiera orientata alla sostenibilità, ma anche di analizzare l’implementazione di strategie e comportamenti delle imprese orientate alla sostenibilità in un contesto globale.

“Abbiamo raccolto con entusiasmo l’invito dell’Università e, lavorando a quattro mani con gli studenti, siamo riusciti ad identificare alcuni dei KPI maggiormente utilizzati in ambito aziendale propedeutici alla misurazione degli indicatori di sostenibilità”, spiega Raffaella Donghi CFO di Sangalli SPA. Il progetto di lavoro si è dunque concentrato su alcuni capisaldi come “spesa per Ricerca & Sviluppo”, “numero medio annuo di dipendenti impiegati nelle attività di R&S” e “Calcolo della circolarità” per cui l’azienda ha fornito specifici dati come, ad esempio, la percentuale di componente riciclata o non vergine del flusso in ingresso di ogni materiale; la percentuale di recupero potenziale del flusso di materiale in uscita paragonata a quella effettiva; l’energia rinnovabile usata rispetto a quella totale; i chilogrammi di CO2 equivalenti generati dal materiale vergine e da quello riciclato.

“I risultati presentati dai ragazzi a chiusura del project work sono stati illuminanti e ci permetteranno di proseguire sulla strada di innovazione e sostenibilità intrapresa da tempo dalla nostra azienda con ulteriore consapevolezza” conclude Donghi.

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