Lo smart working può diventare una delle risposte a supporto di nuove strategie aziendali? Ad esserselo chiesto nel corso dell’evento organizzato da Confindustria Bergamo “Smart working =pandemia: l’equazione sbagliata!” il 23 marzo sono state alcune figure istituzionali del panorama orobico (Agostino Piccinali, VP Confindustria Bergamo con delega a Lavoro e Relazioni industriali, Piantoni Piantoni, Direttore Generale Confindustria Bergamo e Mariano Corso, Scientific Director at P4I) ed alcune aziende rappresentative del territorio. Tra queste anche Sangalli SPA chiamata a raccontare la propria esperienza.
“La pandemia – ha spiegato Raffaella Donghi CFO di Sangalli SPA – ci ha imposto l’adozione di nuovi paradigmi che, sino a marzo del 2020, non facevano parte del nostro modus procedendi, ma che rapidamente abbiamo dovuto fare nostri. Lo smart working è indubbiamente tra questi: imparare a lavorare “da remoto” ha richiesto ai nostri collaboratori una revisione della loro forma mentis e del loro approccio alla giornata lavorativa, ma ha anche dato considerevoli opportunità permettendo loro di calibrare il proprio impegno professionale in modo funzionale rispetto anche alle loro famiglie o al tempo libero. Correttamente gestito lo smart working è dunque una risorsa di valore che, nel nostro caso, abbiamo deciso di estendere dalla compagine amministrativa, la prima ad averne fruito, anche ai tecnici di cantiere che potranno gestire la loro attività parte on site e parte a distanza”.
La “formula” proposta dall’azienda, innovativa per il comparto stradale ed edile, è tesa non solo a migliorare il well being professionale, ma anche a rendere più flat e fluida l’organizzazione della giornata delle proprie risorse. “Nel segno della fiducia reciproca e della responsabilizzazione individuale, con l’obiettivo anche di favorire l’auto-organizzazione dei nostri collaboratori, abbiamo deciso di intraprendere questa strada, consapevoli di essere precursori per il nostro settore. Crediamo inoltre che questa opportunità possa essere incentivante per quanti volessero costruire il proprio percorso lavorativo nel nostro mondo”.
Per Sangalli SPA, Il lavoro da “remoto” non può non andare di pari passo con una seria strategia di digitalizzazione con focus i processi aziendali. “Attività quest’ultima – ha concluso Donghi – che riteniamo fondamentale per monitorare e misurare il raggiungimento degli obiettivi e che richiedere una serie di passi in avanti in materia di accettazione dei cambiamenti tecnologici da parte dei nostri collaboratori. Per favorire questa evoluzione stiamo lavorando a tutti i livelli per incentivare la strutturazione di una cultura della condivisione dei dati e delle informazioni attraverso l’uso di tools di ultima generazione”.