POMERIGGI EDINNOVA: TRA INNOVAZIONE E SOSTENIBILITA’, 4 CHIACCHIERE CON DESPE

Amministratore Delegato di Despeazienda che da oltre 40 anni opera nei settori della demolizione, dell’engineering consulting, del decommissioning e delle bonifiche, in Italia e nel mondo – Stefano Panseri non ha dubbi: “I Pomeriggi Edinnova sono iniziative di estremo valore perché offrono l’opportunità di vedere declinati i principi di automazione avanzata e  di meccatronica all’interno di diverse realtà imprenditoriali del mondo delle costruzioni, settore storicamente e tendenzialmente refrattario all’innovazione tecnologica”. Una valutazione che è frutto della sua partecipazione all’ultimo appuntamento che, organizzato in collaborazione con Intellimech, la Rete per l’innovazione della filiera dell’edilizia promossa da Confindustria Bergamo e Ance Bergamo e supportata da RetImpresa (Agenzia di Confindustria per le aggregazioni e reti d’impresa) ha realizzato negli spazi di Sangalli SPA. L’azienda di Mapello, nel corso del meeting, ha avuto modo di mettere la lente su due dei fattori che negli anni hanno favorito il suo sviluppo: innovazione e sostenibilità.

Dott. Panseri, rispetto alla presentazione aziendale e al factory tour in Sangalli SPA, quali iniziative in materia di innovazione e sostenibilità l’hanno particolarmente colpita?

Due gli aspetti che ho ritenuto di spicco: il primo riguarda l’evoluzione tecnologica del nuovo impianto per la produzione del conglomerato bituminoso, dotato di una sala controllo di altissimo livello; il secondo ha invece il suo focus sul centro ricerche, il laboratorio interno, che si sta cimentando per aumentare il range di materie prime seconde che può essere utilizzata nelle miscele dei conglomerati bituminosi seguendo così i dettami dell’economia circolare.

 “Fare innovazione” ed “essere sostenibili” sono due diktat non solo per Sangalli SPA, ma anche la sua azienda…

Per Despe questi due driver non sono una “moda” o una “tendenza” degli ultimi anni, ma due veri e propri pilastri del nostro modo di fare impresa, sin dall’esordio negli anni ’70. Fare innovazione per la nostra realtà vuol dire progettare, costruire, certificare e brevettare quell’attrezzatura e quei sistemi tecnologici che servono per migliorare le performance dei nostri servizi di bonifica e demolizione, ma che non sono disponibili sul mercato. Parallelamente “essere sostenibili” significa rendere riutilizzabili e riciclabili i materiali non pericolosi che si ottengono dai lavori di demolizione. Un approccio che, frutto di continua ricerca e della nostra aspirazione all’eccellenza, ci ha portati ad ottenere risultati importanti e raggiungere traguardi significativi. In alcuni progetti, ad esempio, riusciamo a reimmettere sul mercato delle materie prime seconde il 98% in peso dei rifiuti prodotti dai nostri cantieri.

Un risultato che apre la strada a nuove possibilità. In un’ottica di medio/lungo periodo, quali prevede possano essere le evoluzioni per il comparto che vi riguarda?             

Mi spaventa sempre un pò fare previsioni a lungo periodo perché non ho pretesa di analizzare il futuro alla luce degli strumenti attuali. Se ci pensiamo, concettualmente, è lo stesso errore di analizzare il passato alla luce degli strumenti odierni. Se dovessi però scommettere su una tendenza permanente nei prossimi anni, punterei sicuramente sullo sviluppo dell’intelligenza artificiale che andrà a permeare molti aspetti della nostra quotidianità e della nostra attività lavorativa.

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