POMERIGGI EDINNOVA: TRA INNOVAZIONE E SOSTENIBILITA’, 4 CHIACCHIERE CON RECODI

Festeggia quest’anno i suoi primi 20 anni in Recodi Moira Torri, Responsabile Marketing dell’azienda che, oltre a progettare e realizzare dal 1967 pavimenti in calcestruzzo e in resina ad alto coefficiente tecnologico destinati a molteplici settori dell’industria, è anche partner di Edinnova. Una collaborazione a forte valore aggiunto, come confermano una serie di corsi ad hoc ed iniziative tese a mettere in luce il valore degli associati e a informare sui progressi dei progetti in corso. Tra gli appuntamenti che riscuotono particolare successo, un ruolo di primo piano lo rivestono i “Pomeriggi di Edinnova” che scelgono come location le realtà che fanno parte della rete per l’innovazione della filiera dell’edilizia promossa da Confindustria Bergamo e Ance Bergamo e supportata da RetImpresa (Agenzia di Confindustria per le aggregazioni e reti d’impresa). Ad ospitare uno dei meeting è stata Sangalli SPA che, nel corso dell’incontro, ha potuto presentare la propria realtà anche attraverso un tour di alcuni dei suoi spazi più rappresentativi. A prendere parte alla visita al laboratorio e al nuovo impianto per la produzione di conglomerato bituminoso anche Moira Torri in rappresentanza di Recodi.

Quale a suo giudizio il plus di iniziative come “Pomeriggi di Edinnova”?

I “Pomeriggi Edinnova” hanno diversi meriti, tra cui quello di fare emergere e diffondere nuove tematiche inerenti l’innovazione. Ma non solo. Riunendo diverse realtà del settore consentono un utile confronto che, a sua volta, diviene stimolo propositivo per approcciare il cambiamento.

Innovazione e sostenibilità sono due dei pilastri approfonditi nel corso del meeting. Quali le iniziative di Sangalli SPA sul tema che l’hanno particolarmente colpita?

Stimo molto la realtà di Sangalli SPA che, anno dopo anno, ha saputo sviluppare interessanti progetti di innovazione e sostenibilità. Penso ad esempio a l’aver strutturato un laboratorio di ricerca sui materiali di impiego per la realizzazione del manto stradale con un occhio attento anche alla sostenibilità. Oppure all’aver investito in un nuovo impianto di produzione di conglomerato bituminoso che ha il plus di ridurre fortemente l’impatto ambientale rispetto alla struttura sostituita. Pregevoli sono inoltre le iniziative aziendali di welfare per i dipendenti e di supporto ad associazioni del territorio bergamasco che hanno messo in pista. Corollario non secondario, infine, sono le importanti certificazioni di cui si fregiano come quelle dedicate al sistema di gestione qualità iso 9001, sistema di gestione ambientale 14001 ed etica SA8000.

Per quanto riguarda invece la sua azienda, cosa significa “fare innovazione” ed “essere sostenibili”?

Dal 1967, anno di fondazione della mia azienda, l’innovazione rappresenta uno dei valori che ci guidano nell’operare, Lo conferma anche la nostra storia costellata di soluzioni che di tecnologia, avanguardia e sperimentazione fanno un atout. Per Recodi, però, innovare non significa solo proporre nuove soluzioni riferite al prodotto, ma anche migliorare i processi aziendali per renderli più moderni ed efficienti. Capitolo a parte lo merita invece il mondo della sostenibilità per cui abbiamo coniato il termine RecoGreen.

In cosa si esprime questo concetto?

RecoGreen rappresenta un nuovo approccio aziendale e industriale che, sensibile alla tutela dell’ambiente e alla cura delle persone, si declina in 3 ambiti: risorse, durabilità e salute. Nello specifico, in materia di risorse proponiamo sistemi di pavimentazioni con materie prime rinnovabili e materiale riciclato e siamo attenti alla riduzione dei rifiuti in azienda e in cantiere. Non da ultimo, dal 2010 abbiamo installato un impianto fotovoltaico che ci permette un approvvigionamento di energia elettrica con fonte rinnovabile.

Anche il fattore durabilità non è secondario in ottica green…

Ne siamo consapevoli e per questo proponiamo pavimentazioni non solo progettate e realizzate ad hoc per rispondere alle specifiche esigenze, ma anche per vincere l’usura fisiologica dello scorrere degli anni, e in modo che richiedano  una minima manutenzione. Per policy, infatti, proponiamo interventi di riparazione solo delle porzioni danneggiate così da ridurre l’impatto dell’intervento.

La tutela della salute rientra nel vostro approccio sostenibile, in che modo?

Grazie alla collaborazione con importanti partner di fornitura abbiamo modo di impiegare sistemi di pavimentazioni a basse emissioni in ambienti chiusi che rispettano importanti regolamenti come AgBB, AFSSET, Eco Label e normative VOC. Sicuramente abbiamo molto ancora da sviluppare in termini di sostenibilità, ma, come dice Sangalli SPA, “siamo sulla strada giusta”.

Ci sono dei nuovi progetti che proseguiranno questo vostro percorso?

I nostri prossimi piani di sviluppo in chiave anche green si riferiscono a interventi di welfare aziendale per migliorare il coinvolgimento del personale e il clima lavorativo. In progetto abbiamo anche la redazione di un bilancio di sostenibilità, l’ottenimento della certificazione del sistema per la salute e sicurezza sul lavoro iso 45001 entro il 2024 e quella del sistema di gestione ambientale iso 14001 entro il 2025.

Proiettiamoci nel futuro: in un’ottica di medio/lungo periodo, quali prevede possano essere le evoluzioni per il comparto che vi riguarda?

La sostenibilità traina e trainerà l’innovazione oggi come nel medio periodo. A livello nazionale il Piano per la transizione ecologica sta infatti portando le industrie a essere fortemente interessate a tutti gli aspetti legati a questo concetto, che non riguarda solo la tutela dell’ambiente, ma si esprime anche a livello sociale. Facciamo un esempio: nell’industria della logistica, secondo quanto riportato dall’Osservatorio di Contract Logistics del Politecnico di Milano, l’evoluzione degli immobili dipende soprattutto da aspetti di carattere ambientale. Non a caso gli edifici conformi alle direttive ambientali non rischiano di perdere il loro valore nel tempo. A garantire inoltre la loro vita utile ci pensa un’accurata progettazione che, abbinata ad una costante manutenzione, favorisce un aumento della loro durevolezza nel tempo.

Qualche esempio di prodotti sostenibili che vi riguarda direttamente?

Ci sono diverse tipologie di soluzioni sostenibili nell’ambito delle pavimentazioni, tra cui a spiccare sono i pavimenti “green”, pavimenti a planarità controllata e le soluzioni per il ripristino. Se, nei pavimenti “green” la scelta dei materiali da impiegare nella realizzazione viene fatta in modo accurato affinchè vi sia un impiego limitato di materie prime naturali, un giusto utilizzo di materiali da riciclo e anche in modo da ridurre il più possibile il consumo di energia e di acqua, nei pavimenti a planarità controllata a fare capolino sono invece nuove prescrizioni tecniche, indispensabili in quei contesti dove, essendo il ricorso a automazione e digitalizzazione significativo, si assiste ad una riorganizzazione dei processi operativi e degli ambienti di lavoro.

L’aumentata richiesta di riqualificazione degli immobili, per arrivare al raggiungimento dell’obiettivo nazionale di consumo netto del suolo pari a zero entro il 2030, implica un aumento di interventi di ripristino anche delle pavimentazioni. Come avviene questa operazione?

Il ripristino di un pavimento viene eseguito a seguito di un check up per l’individuazione dei difetti e di una valutazione delle soluzioni di intervento. Molte volte questi interventi sono dettati anche da cambi di destinazione d’uso della pavimentazione, proprio per un adeguamento dell’area di lavoro a nuove necessità anche di natura tecnologica.

Quando conta la scelta di fornitori nel minimizzare l’impatto ambientale?

 E’ molto importante sia per minimizzare l’impatto ambientale lungo la vita utile della pavimentazione dato dall’impiego di determinati materiali di composizione, sia per ridurre l’impatto in fase di realizzazione dato dai trasporti e dalle lavorazioni.

Lean construction, IOT, Life Cycle Thinking, digitalizzazione nella gestione delle commesse, building information modelling: l’innovazione nel campo delle costruzioni galoppa. L’avanzamento tecnologico inoltre

determinerà cambiamenti in diversi ambiti/ reparti aziendali…

E’ indubbio. Pensiamo al settore della progettazione per cui si stanno progressivamente facendo largo nuovi software, metodi e modelli che permettono di condividere il proprio operare con più interlocutori rendendo il lavoro più snello ed efficiente, e riducendo gli errori. Anche il settore della produzione è positivamente contagiato da questo nuovo “sentire”. Ne sono un esempio gli esoscheletri e i robot che saranno di aiuto alle persone affinchè possano produrre con minore sforo ed in modo più preciso e veloce. In questo panorama, anche il contesto dei controlli e dei servizi integrati al prodotto avranno dei significativi upgrade.

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